Forte appetito del padronato turco in Africa

Turchia, Africa L’Economiste            080514 Forte appetito del padronato turco in Africa + Le Soleil 080708, Terzo ponte per il commercio tra Turchia e Africa : Per l’assistenza verso l’autosufficienza agricola – Dal 2006 le associazioni padronali turche organizzano un incontro con gli omologhi africani, il Ponte del commercio Estero turco-africano, 3a edizione 13-17 maggio a Istanbul, – organizzata da Tuskom, appoggiata da ministero Commercio estero e da quello degli Esteri, con la partecipazione

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Contro il fascismo e ogni governo borghese

La vittoria elettorale berlusconiana raccoglie le delusioni di molti lavoratori per la sinistra, ma le userà, come già fatto, per una politica a uso e consumo di imprenditori e liberi professionisti; abbiamo già visto gli sgravi fiscali per i redditi più elevati, le leggi contro i lavoratori stranieri (Turco-Napolitano e Bossi-Fini), le riforme del mercato del lavoro (Pacchetto Treu e Legge Biagi); ora vedremo nuovi attacchi al Contratto Nazionale di

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I moti del pane del XXI secolo

I moti per il pane dilagano nell’arco della povertà che attraversa l’Asia, Africa, l’America Latina. Settantamila persone manifestano a Mexico City nella “rivolta delle tortillas” contro l’aumento dell’alimento base nazionale; 5 morti e 60 feriti ad Haiti, dove l’opposizione, cavalcando le proteste ha occupato per giorni numerose città; barricate e sommosse in Costa d’Avorio, con arresti di massa; 40 morti e 1600 arrestati in Camerun; manifestazioni in Mauritania, Marocco, Tunisia,

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Egitto: Mubarak reprime, l’azienda Italia investe

Lunedì 8 aprile la polizia egiziana ha disperso a fucilate a Mahallah una manifestazione di operai tessili in sciopero per chiedere un aumento salariale; il bilancio è di 2 morti e almeno cento feriti, seguiti da numerosi arresti. Gli operai della Misr Spinning and Weaving – fabbrica dello stato egiziano con oltre 27mila dipendenti che lavora per appaltatori europei e nordamericani – erano già scesi in sciopero a settembre, ottenendo un

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Dalle macerie delle illusioni elettorali

Le urne hanno parlato, questa volta senza ambiguità. Venti mesi di governo con dentro la “sinistra” hanno prodotto il crollo fragoroso del parlamentarismo di sinistra, complice la legge elettorale “porcellum”, che ha dato sfogo alle viscere dell’Italia. Le illusioni di cambiare l’Italia, a vantaggio dei lavoratori, col voto si sono dissolte. Non trovando a portata di mano l’alternativa della lotta di classe per difendersi e conquistare miglioramenti sui luoghi di

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Impegno diretto contro la passività elettorale

Ancora elezioni, ma, speriamo, sempre meno illusioni di cambiare le cose con il voto. La realtà che va cambiata è quella che vede un numero crescente di lavoratori faticare per arrivare a fine mese, il quotidiano stillicidio di morti sul lavoro, l’aumento di sfruttamento e precarietà, mentre sono proprio “In Italia i dividendi più ricchi d’Europa”, come titola il giornale degli industriali (4 aprile 2008). Questa realtà sociale non si

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Con il proletariato del Tibet e di tutta la Cina

scontri a Lhasa,Tibet fonte:(STR/AFP/Getty Images) 15.03.08 Le fiamme delle barricate di Lhasa, con le decine di morti nella repressione; la fiaccola olimpica trionfalmente innalzata da Hu Jintao nella impeccabile coreografia della piazza del massacro di Tian Anmen… Le reazioni si dividono: con la Cina o con il Dalai Lama? Noi siamo contro il governo borghese della Cina e contro il pretume reazionario di Lhasa, con il proletariato tibetano che rivendica

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Pagine Marxiste n. 19 (marzo 2008)

Dalle macerie delle illusioni elettorali (Editoriale) Terremoto elettorale I soldi del voto I moti del pane del XXI secolo Egitto – Mubarak reprime, l’azienda Italia investe LA LOTTA DI BELLINZONA Con il proletariato del Tibet e di tutta la Cina Kosovo, pedina insanguinata delle potenze LE “CONCENTRAZIONI” DI LAVORO PRECARIO NEL PUBBLICO IMPIEGO L’assassino è il capitale (sicurezza sul lavoro) I lettori ci scrivono Letture e recensioni

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Il gioco di potenza della Russia nei Balcani

RadioFreeEurope/RadioLiberty   080117 Il gioco di potenza della Russia nei Balcani Brian Whitmore – Monta il nazionalismo anti-occidentale in Serbia spinto da: o   prospettiva di indipendenza del Kosovo; o   risentimento per bombardamento Nato 1999; o   impazienza per la lentezza del processo di avvicinamento alla UE. – La Russia ne è il maggior beneficiario dal punto di vista geopolitico; la sua strategia sarebbe [stata] quella di lasciare che la Serbia venga delusa dall’Occidente …

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Kosovo, pedina insanguinata delle potenze

Con la dichiarazione d’indipendenza si è consumato il più recente, ma certamente non l’ultimo, capitolo della travagliata storia di questa regione. Per limitarci al secolo scorso, serve fissare alcuni fatti storici, che evidenziano come la popolazione kosovara sia stata vittima delle spartizioni imperialiste. 1) il Kosovo, regione a maggioranza albanese, diventa serbo nel 1912 in seguito a una decisione comune dell’imperialismo francese e di quello russo che puntano sulla Serbia

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