Contro l’Euro-farsa elettorale: non votare, lotta!
Stamattina (23 maggio) le realtà di lotta aderenti al percorso “Uniti si Vince” hanno occupato gli uffici anagrafe elettorali del comune di Acerra e della X municipalità Fuorigrotta-Bagnoli, per ribadire ancora una volta come gli interessi dei proletari siano del tutto estranei ed inconciliabili con l’intero arco di forze politiche che si presentano alle elezioni europee, e per rilanciare la campagna contro i licenziamenti, per il lavoro stabile e il salario garantito a disoccupati e precari.
Le attività degli uffici elettorali a Bagnoli e ad Acerra sono state interrotte per alcune ore da decine di disoccupati, precari e studenti che hanno manifestato la loro opposizione al Jobs Act di Renzi e alle politiche di tagli, precarietà, disoccupazione e devastazione ambientale portate avanti dai governi nazionali e dalle amministrazioni regionali e locali.
L’arroganza padronale e l’aggressività dello Stato contro le lotte proletarie hanno trovato in questi mesi la loro massima espressione nel PD e nel governo Renzi.
Il governo delle “larghe intese” da un lato continua ad attaccare frontalmente i salari e i servizi sociali per mezzo di tagli e controriforme del lavoro come il “Jobs Act”, dall’altro istaura un vero e proprio stato di Polizia contro le lotte sociali e l’opposizione di classe: le accuse di “terrorismo” fabbricate ad arte contro il movimento No-Tav, gli arresti e gli obblighi di dimora contro i disoccupati a Napoli, gli sgomberi e le cariche contro i movimenti di lotta per la casa a Roma e la brutrale repressione scatenata contro i facchini nelle cooperative della logistica in tutta Italia sono parte di un unico disegno teso a spazzare via col carcere e col manganello chiunque osi opporsi alle loro politiche di macelleria sociale.
Contro questo governo servo dei padroni non è possibile alcuna mediazione: se non vogliamo morire di fame, di disperazione e di disoccupazione, non vi è altra strada che organizzarci per cacciarli, con le buone o con le cattive!
Ma la nostra opposizione non si limita ai partiti di governo: la lista Tzipras e il M5S, che si presentano come alternative, rappresentano in realtà il tentativo di riportare il malcontento nei binari istituzionali ed elettorali, nel primo caso riciclando gli ultimi rottami dell’ormai defunta “sinistra radicale” che per anni ha cogestito insieme al PD le peggiori politiche antiproletarie, nel secondo caso utilizzando un comico arcimilionario che per far presa sul malessere sociale ricorre a slogan populisti e in alcuni casi apertamente reazionari.
Per questo oggi non abbiamo chiesto delegazioni, incontri o tavoli di alcun tipo: per anni il governo e le amministrazioni locali hanno logorato i movimenti con inutili tavoli di discussione in cui non si è mai strappato niente, e che hanno avuto come unico esito quello di dividere le lotte e fiaccarne la radicalità. Con questi parassiti non abbiamo più niente da dirci e nulla di cui discutere!
Noi non abbiamo liste da sostenere ne voti da chiedere: l’Europa dei padroni si combatte creando un vero coordinamento delle lotte su scala nazionale e continentale, non certo andando a legittimare quei partiti servi dell’UE e della BCE.
Nonostante gli attacchi repressivi, in queste settimane a Napoli sono chiari i segnali di una ripresa del conflitto: come Uniti si Vince, i nostri sforzi sono e saranno indirizzati unicamente nella direzione di favorire la nascita di nuove esperienze di lotta sul fronte “lavoro-non lavoro” e collegare sempre meglio le lotte esistenti, fuori e contro i partiti istituzionali e i sindacati di regime.
Rivendichiamo con forza la revoca immediata dei provvedimenti restrittivi della libertà per i disoccupati-Bros e la libertà per i compagni dei movimenti per il diritto all’abitare arrestati nei giorni scorsi a Roma e gli attivisti No-Tav che da mesi sono vittime di uno squallido teoorema repressivo.
Siamo a fianco dei lavoratori della logistica e degli operai dei Mercati Generali di Torino che proprio in queste ore hanno subito violentissime cariche della polizia per essersi opposti a 5 licenziamenti.
Respingiamo al mittente ogni attacco contro le occupazioni e gli spazi sociali presenti a Napoli, a partire dalle intimidazioni contro i nostri compagni attivi a Villa Medusa.
Lanciamo fin da ora l’appello a tutte le realtà di lotta affinchè il prossimo 11 luglio a Torino Renzi e i suoi colleghi europei vengano accolti come si meritano!
Lavoro o non lavoro: salario garantito!
Solo la lotta paga!
UNITI SI VINCE
MDA ACERRA
LABORATORIO POLITICO ISKRA
LABORATORIO POLITICO LA SCINTILLA- AVERSA
CSOA SPARTACO- SANTA MARIA CAPUA VETERE