Domenica 25 maggio si rinnova il parlamento europeo. Tutti i cittadini dell’U.E. sono chiamati ad esprimere col voto quale “cordata” politica dell’imperialismo continentale prevarrà nei seggi di Bruxelles.
La crisi capitalistica – che non accenna a diminuire – ha messo a dura prova la “coesione” dell’Unione e delle rispettive borghesie nazionali che ne stanno alla base.
Si è sviluppata così una lotta furibonda per il predominio nei mercati e nelle aree d’influenza che ha sistematicamente prodotto i suoi effetti sulla vive carne di decine di milioni di proletari europei: disoccupazione e precarietà dilaganti, sfruttamento sfrenato e impoverimento di massa, tagli alle spese sociali ed ai Servizi, debiti pubblici abnormi scaricati sui pensionati e sulle future generazioni, devastazione ambientale…
Questo è il capitalismo. Ed alla stessa maniera esso si presenta in ogni angolo del pianeta: sia che si raggruppi in “blocchi continentali” o di area, sia che si “rinchiuda” nella difesa del suo “particolarismo” nazionale.
Il problema per il proletariato d’Europa non è solo la “Troika” (BCE, FMI, U.E.), con tutti i suoi vincoli vampireschi finalizzati alla riproduzione del capitale finanziario e dei suoi “centri di potere”.
Il problema non è la “dittatura della Merkel” e lo “strapotere” dei tedeschi che danneggerebbe i “poveri” italiani…
Il problema vero è che l’odierna società basata sul profitto – soprattutto di fronte ad una crisi come quella in corso – non può perpetuare il suo dominio che FACENDO MACELLERIA SOCIALE sui proletari.
Sia che la classe dominante faccia parte o meno dell’U.E., sia che essa stia o non stia dentro l’Euro.
Il primo nemico di tutti i proletari è il padrone di casa nostra: grande, medio o piccolo che sia!
Il primo nemico è la borghesia imperialistica italiana, che continua a spartirsi affari coi suoi simili di altri paesi sfruttando milioni di lavoratori in patria ed all’estero.
Lo ricordiamo a tutti quelli che in occasione di queste elezioni cercano di carpire voti ad ogni costo diffondendo i loro squallidi “spot” pubblicitari:
- sia per “ricontrattare” il “come stare in europa”, rafforzando gli impegni “europeisti” di gran parte del grande capitale e della finanza (pd, ncd), e dunque l’andazzo che abbiamo già assaggiato;
- sia per “sganciarsi” in qualche maniera dai “vincoli” economici e finanziari dell’U.E., in nome di un “sano” (!!??) nazionalismo o localismo (M5S, F.I., Lega Nord, galassia della “destra nazionale” e della “sinistra” alla Tsipras) i cui costi sarebbero ancora una volta scaricati sulla massa proletaria.
Tutta questa accozzaglia di partiti e schieramenti borghesi di varia natura, ha nei fatti decretato o favorito l’attacco sistematico alla condizione operaia degli ultimi anni e decenni:
- vuoi stando direttamente nelle posizioni di comando (quasi tutti, turnandosi indifferentemente tra “destra”, “centro” e “sinistra”);
- vuoi conducendo delle finte ed ipocrite “opposizioni” di facciata, ben remunerate con posticini e prebende.
E tutto ciò quando il livello di vita e di lavoro del proletariato europeo è ridisceso ad un punto che per alcuni aspetti ricorda l’immediato secondo dopoguerra !
Salario, tempo e qualità di vita, diritto ad esistere ed a non morire di profitto
Il tutto dentro una lotta politica di abbattimento del capitalismo, e del suo superamento rivoluzionario col comunismo.
Essendo tutto ciò incompatibile coi rappresentanti delle varie cordate borghesi che concorrono al parlamento di Bruxelles…
Noi siamo per l’astensione dal voto
Non andare a votare, organizzati con noi!
Non andare a votare, lotta insieme a noi!
Solo la lotta paga!!!
Comunisti per l’Organizzazione di Classe