Governo Letta e l’escalation repressiva

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La repressione è una costante per tutti i compagni che lottano quotidianamente in maniera autonoma ed indipendente costruendo l’opposizione sociale e politica – nei territori, nelle scuole, nelle università e nei posti di lavoro – alle politiche di macelleria sociale portate avanti da governi di centro-destra come di centro-sinistra (ancor più da governissimi o “tecnici”).
Ma è sotto gli occhi di tutti come – in poche settimane – la necessità di rappresentare un clima di concordia nazionale e di pacificazione sociale “nell’interesse del paese” rende fondamentale per questo nuovo governissimo reprimere violentemente sul nascere qualsiasi forma di dissenso e contestazione a ministri, governatori locali e sindacati concertativi.

Dopo gli eventi del Primo Maggio a Napoli come in altre città – ampiamente commentati e documentati – e le cariche agli studenti all’interno della Statale di Milano durante lo sgombero dell’Ex-Cuem (biblioteca autogestita) oggi ennesima giornata a Napoli fatta di aggressioni fasciste e cariche della polizia (giusto per dimostrare ancora una volta – qualora fosse necessario – da che parte stiano i fascisti vecchi e nuovi e quale “protezione” e complicità godono delle forze del disordine). Tra i fascisti c’erano esponenti “conosciuti” dell’estrema destra campana (in particolare Salvatore Lezzi, fondatore di Forza Nuova Napoli a processo nel 2003 per aver chiesto tangenti ai disoccupati delle cooperative in combutta con cammorristi) non vergini a queste dinamiche: ricordiamo gli avvenimenti del 10 ottobre 2011 a via Marina di fronte ad uno dei palazzi dell’università che vedono imputati 10 antifascisti che saranno sottoposti alla prima udienza il prossimo lunedì.

Infatti a differenza da quanto detto dai media che nuovamente mistificano la realtà, non c’è stato nessuno “scontro tra studenti e lavoratori” ma cariche congiunte di fascisti e polizia contro chi lotta ed in particolare contro chi questa mattina in presidio era a piazza Plebiscito, fuori la Prefettura, dove era presente il neo-ministro dell’Istruzione, per solidarizzare con i compagni di Milano ieri vittime di cariche violente nell’Ateneo. Le cariche gratuite sono partite dopo il lancio di un casco da parte di un esponente di estrema destra ed alle diverse cariche sono seguiti fermi a diversi compagni, sui quali si sono scagliate inaccettabili violenze ed intimidazioni all’interno della Prefettura.

Ancora nel pomeriggio l’ennesimo episodio che ha visto come protagonista Fiorillo, Vicequestore di Napoli – già resosi “famoso” per le sue violenze ed i suoi atteggiamenti squadristi durante il primo maggio o ancora prima con la repressione preventiva durante il comizio di Bersani in campagna elettorale a p.zza Plebiscito (per approfondire, vai alla nota sotto). Infatti intorno alle 16:00 – mentre il ministro Maria Chiara Carrozza era al Conservatorio San Pietro a Majella – un centinaio di studenti si sono mossi dall’università per fare un volantinaggio itinerante per il centro riguardo agli accaduti della mattina. Una volta giunto a via San Sebastiano, il corteo si è trovato di fronte uno schieramento di una ventina di celerini, capitanati da Fiorillo, che non ha esitato a caricare improvvisamente, senza alcun motivo e in maniera brutale gli studenti. Nella violenza della carica, il signor Fiorillo non si è risparmiato di aggredire, minacciare e rompere la strumentazione ad un giornalista di Napoliurbanblog (video). Intanto gli abitanti e i commercianti di via San Sebastiano, resisi conto dell’assurdità del comportamento delle forze dell’ordine, solidarizzavano con gli studenti.

Oggi ancora più di ieri: Pagherete caro, Pagherete tutto!

alcuni link utili:

Come la Camorra sfruttava i disoccupati – Corriere della Sera
Testimonianze dei commercianti

Laboratorio Politico Iskra
Comunisti per l’Organizzazione di Classe

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