Sono ormai migliaia fino ad ora le frasi, i commenti, i comunicati e gli eventi pubblicizzati in rete (e non solo) all’indomani dell’incendio di quattro dei capannoni della “Città della Scienza” di Bagnoli. Dinanzi alle fiamme che hanno distrutto Città della Scienza, infatti, la solidarietà verso i 160 lavoratori della Fondazione IDIS – Città della Scienza e la tristezza nel vedere quelle immagini, insieme allo sconcerto, sono fuori dubbio.
Ma è nostra intenzione, in questo comunicato, andare oltre la cronaca della vicenda in sé e l’inpiduazione dei suoi responsabili materiali, per aprirci ad alcune considerazioni e riflessioni partendo da quella che è la storia post-industriale del nostro quartiere e della nostra città, all’interno della quale l’incendio dell’altra sera sembra solo simboleggiare allegoricamente il fallimento di una trasformazione urbana che non è mai avvenuta.
La “tragedia” di oggi, infatti, si somma ed è il parziale epilogo di 20 anni di tragedia quotidiana dalla dismissione dell’Italsider. Bagnoli operaia non dimentica i suoi morti… e non dimenticherà neanche quest’incendio, come non ha mai dimenticato e non dimenticherà i venti anni di speculazioni, false promesse, devastazione: quell’incendio quotidiano per chi in questi anni ha vissuto a Bagnoli. Dopo anni di promesse e illusioni di una reale bonifica, di spazi e servizi sociali, di lavoro e strutture che avrebbero fatto una nuova Bagnoli, una Bagnoli “Futura”, l’unica certezza sono stati i fiumi di denaro pubblico realmente bruciati, insieme ad una bonifica mai fatta, nessun posto di lavoro o spazio accessibile agli abitanti del territorio.
Da ieri Bagnoli è definitivamente desertificata, e le manovre per i grossi interessi speculativi su tutta l’area ex-industriale e non solo (si aggiungono ex-base Nato, Mostra d’Oltremare, Stadio, Cinodromo fino al Waterfront di Pozzuoli) risultano oramai evidenti.
Seppur ribadiamo con convinzione la necessità di difendere le centinaia di lavoratori, e quindi di ricostruire Citta’ della Scienza, vogliamo ricordare, anche a costo di risultare “impopolari”, come la stessa Città della Scienza – Fondazione IDIS è una società che sin dalla sua nascita è stata piena di contraddizioni, partendo in primis dalle assunzioni molto discrezionali, fino agli ultimi 12 mesi di stipendi non pagati ai suoi lavoratori, conseguenza della chiusura del “rubinetto” di finanziamenti che le amministrazioni regionali targate Bassolino hanno elargito per anni. Eppure fino a pochi giorni fa le tante facce “politiche” si sono viste solo quando si trattava di tagliare qualche nastro per un’altra passerella elettorale, ma guarda caso sono state subito pronte a piangere nel momento della tragedia, pronte a rifarsi la faccia benedicendo una ricostruzione, quella di Bagnoli, che hanno sempre in questi anni ostacolato.
Negli ultimi anni, dinanzi ad un territorio che stava abbandonando lentamente le sue radici e la sua memoria operaia, colpito da degrado e sistemi repressivi (ricordiamo la pioggia di denunce rispetto a chi in questi anni e mesi ha portato avanti un’opposizione sociale alle politiche di saccheggio del nostro territorio), insieme a noi molte altre realtà nate dal basso hanno sviluppato percorsi di lotta e iniziativa politica autonoma dal ciarpame istituzionale, e cercano di recuperare quel protagonismo, volontà di lotta, insieme alla memoria storica. Crediamo che bisogna ripartire proprio dal coordinamento di queste forze per impedire qualsiasi ulteriore speculazione, partendo da Città della Scienza fino a tutti il territorio flegreo, mettendo al centro i veri bisogni di Bagnoli: casa, lavoro, servizi e spazi sociali.
Ieri mattina siamo stati all’assemblea dei lavoratori di Città della Scienza che ha visto centinaia di lavoratori, rappresentanti politici, associazioni e abitanti del quartiere. Non per formalità ma per confermare la nostra disponibilità ad un dialogo costante con i lavoratori e gli utenti della Città della Scienza per ragionare sul come proseguire una battaglia affinché si ricostruisca il tutto.
Ricostruiamo Città della Scienza
No a speculazione e malaffare sulle nostre spalle
Riprendiamoci Bagnoli!
COC-Napoli