Vogliono una “rivoluzione” civile.
Cioè una “rivoluzione” che rispetti vite, proprietà e valori dei padroni.
Vogliono una “rivoluzione” che difenda democrazia e diritto, legge e costituzione.
La stessa democrazia imbrogliona, lo stesso diritto formale, la stessa legge ineguale, la stessa costituzione antioperaia.
Tutte istituzioni contro di noi.
Come contro di noi sono i promotori della “rivoluzione civile”:i magistrati. Nostri inquisistori, persecutori, carcerieri da sempre: nostri nemici!
Anche noi siamo per la rivoluzione.
Magari un po’ meno civile.
Che rispetti poco, o niente, vite, proprietà, diritto e leggi dei padroni. Anzi, che le infranga, che le soppianti, che le superi. La nostra rivoluzione incivile non vuole l’applicazione della democrazia borghese, della legge e del diritto dei padroni, ma vuole farne a meno.
Vuole combatterle!
La nostra rivoluzione incivile comincia dove finisce la libertà dei padroni, e dei loro servitori, politici o magistrati che siano.
Combat – Comunisti per l’organizzazione di Classe