[volantino preparato per la manifestazione di Pioltello del 1°maggio]
La crisi del capitalismo morde sempre di più la carne viva di milioni di lavoratori.
Essa si manifesta con forme e modalità diverse dentro le singole borghesie o blocchi imperialisti.
Ma per il proletariato la sostanza non cambia: licenziamenti, sotto o semi occupazione, precarietà, caduta del potere d’acquisto dei salari, tagli in tutti i settori del vivere civile, repressione poliziesca ad ogni minimo accenno di reazione e di coalizione di classe che esca dai limiti della passività e della concertazione.Lo abbiamo sperimentato ancora una volta, in questi mesi, nella coraggiosa e orgogliosa lotta degli operai delle Logistiche, in primo luogo quella di Pioltello.
Qui, nonostante il boicottaggio dei partiti e delle istituzioni, nonostante le intimidazioni poliziesche, l’intervento organizzato di squadre di crumiri, la funzione sabotatrice dei sindacati confederali…ciononostante una comunità attiva ed indipendente di lavoratori ha dimostrato CHE LOTTARE SI PUO’ E SI DEVE !!!
Ed infatti questa lotta, che non è per niente finita, ha calamitato non solo un’importante flusso di solidarietà militante, ma ha pure irradiato i suoi effetti in altri centri di schiavitù salariata: Piacenza, Cerro al Lambro, Padova.
Sappiamo bene che tutto ciò purtroppo non basta per rimettere in discussione i rapporti di forza tra le classi in questo paese, tale è il divario che separa un capitale vorace,dinamico, organizzato ed un proletariato che deve ancora risalire la china di un decente collegamento di lotte e di intenti. Ma…eppur si muove! E bisogna farlo con determinazione e chiarezza politica, sapendo che ogni singolo episodio della lotta di classe può fare da volano solo se, durante il suo percorso, riesce a tradurre ogni energia in organizzazione più estesa, CHE ABBIA LA FINALITA’ DI ABBATTERE IL CAPITALISMO E LE SUE STRUTTURE
I comunisti non “piangono” sulla crisi. Non la temono. Come non si aspettano che essa possa di per sé risolvere la questione dell’organizzazione politica di classe.
Questo compito spetta ai rivoluzionari ed agli operai più coscienti, DENTRO le dinamiche dello scontro all’ultimo sangue tra capitale e lavoro.
IL PRIMO MAGGIO NASCE DA QUESTO INSANABILE CONFLITTO, E CI INDICA CHE E’ SOLO NELLA SUA RISOLUZIONE COMUNISTA E RIVOLUZIONARIA LA POSSIBILITA’ DI PASSARE AD UN MONDO NUOVO, AD UN’UMANITA’ NUOVA !!!
I salari italiani sono al 23° posto tra i 43 Stati membri dell’OCSE, l’Organizzazione dei paesi più industrializzati, dietro a quelli della Spagna e della stessa Irlanda…Con la “riforma” delle pensioni e con quella del mercato del lavoro, si stanno battendo altri record: sull’età pensionabile effettiva e sull’arbitrio padronale nei luoghi di lavoro.
Il tutto sostenuto dagli “osanna” di TUTTI i partiti parlamentari, di TUTTI i sindacati assertivi ( compresa la CGIL, che fa scioperi di facciata ), degli organi di stampa, della chiesa cattolica, per non dire ovviamente di TUTTE le Associazioni Padronali, mai sazie di profitti.
E’ IL “LORO” MONDO. FATTO DI OPPRESSIONE, PRIVILEGI, DISTRUZIONE.
AD ESSO OPPONIAMO IL “NOSTRO” MONDO: QUELLO DEL LAVORO, DELLA SOLIDARIETA’ DI CLASSE, DELLA LIBERAZIONE DAL BISOGNO !!!
VIVA IL PRIMO MAGGIO INTERNAZIONALISTA !!!