I conti in tasca a Finmeccanica. Tra armamenti e azioni, investire in armi conviene
Guardiamo alle ultime operazioni economico-finanziarie “made in Italy”, che si celano dietro alle guerre in Afghanistan ed Iraq.
– Finmeccanica (www.finmeccanica. it, comunicato del 26/11/08) ha emesso obbligazioni o “eurobond”, appoggiandosi alle banche San Paolo-IMI, UniCredit Group, BNP Paribas, Merrill Lynch, UBS, per un ammontare di 750 milioni di euro, della validità di 5 anni, a cedola annuale, con tasso annuo d’interesse fisso di 8,125 percento.
– L’emissione ha superato 1,5 miliardi di euro in poco più di 2 ore, con una domanda di oltre 2 volte l’offerta che è rimasta per ’soli’ 750 milioni di euro.
Investire in armi conviene. AgustaWestland (www.finmeccanica. it, comunicato del 24/11/08) consegna i primi due elicotteri “Apache” ammodernati all’esercito inglese. L’ammodernamento sta nel “nuovo sistema di puntamento e di visione notturna” che consente di “aumentare sensibilmente la visione d’insieme del teatro operativo e di conseguenza l’efficacia della missione (più morti, feriti, mutilati, distruzioni, ecc.).
Ricordiamo che gli “Apaches” sono in dotazione solo ad USA, UK e Israele e sono di fabbricazione statunitense, ma il “know-how”, in pratica la tecnologia, “made in Italy” li rendono elicotteri ancora più micidiali. AgustaWestland ammodernerà tutti gli “Apaches” inglesi (67 elicotteri) entro la fine del 2010.
Nella relazione trimestrale di Finmeccanica (www.finmeccanica. it, comunicato del 13/11/08), si evidenzia come crescano gli ordini totali (+17 percento) grazie al settore elicotteri, AgustaWestland (+ 63 percento) e sistemi di difesa, Selex, Elsag Datamat, Galileo Avionica, Selcos, Vega (+66 percento).
– E’ stato ufficializzato il contratto per gli elicotteri A129 “Mangusta” (uguale all’”Apache” ) alla Turchia: 50 elicotteri più 41 in opzione. Gli addetti passano a 10.176, con un incremento di 620 unità (+6,5 percento).
– Per Alenia e AleniaAermacchi fondamentale è la vendita di 18 G222 all’US Air Force. Si ha in questo settore una crescita degli addetti del 4,6 percento, per un totale di 13.910 unità.
– Il contratto (www.finmeccanica. it, comunicato del 30/9/08) stipulato con l’USAF è da 287 milioni di dollari. I G222 impiegati fino al 2005 dall’aeronautica militare italiana, saranno forniti alle forze militari afghane dall’aeronautica statunitense basata a Kabul. La consegna dei velivoli inizierà nel 2009 e proseguirà per tutto il 2011. Questi velivoli sono in grado di trasportare cannoni e veicoli militari, fino a 10 tonnellate di carico. “Il G222 è un velivolo specificatamente progettato per impieghi militari, affidabile, robusto e in grado di decollare in tutte le condizioni operative, anche da piste corte e semipreparate”. Sempre di più l’Italia è in guerra e viola la legge 185/90 dove all’articolo 1 si vieta la vendita di mezzi militari a paesi in guerra (USA, UK, Afghanistan) o dove non si rispettano i diritti umani.
Infine, segnaliamo che il 18/11/08 il Parlamento ha approvato il rifinanziamento delle “missioni” militari all’estero, per un totale di 1,8 miliardi di euro. La finanziaria in discussione conferma inoltre un bilancio militare di oltre 23 miliardi di euro, per comperare elicotteri, aerei, fregate, ecc … Sono pochissime le voci dissonanti alla votazione in Parlamento (15 astenuti di entrambi gli schieramenti e un voto contrario di un esponente della Lega); quindi una votazione “bipartisan” e plebiscitaria che vede uniti Lega, PdL, UdC, PD, IdV nel decidere dove e come impiegare i soldi pubblici.
1,5 miliardi di euro, la cifra più alta da vent’anni. Ammontano a tanto le operazioni di incassi che le banche si sono viste autorizzare nel 2006 per l’export di armamenti. Primeggia il gruppo San Paolo Imi. Banca Popolare di Milano dimezza la propria attività.
– L’holding italiana, in parallelo al business delle armi, si butta a capofitto nel mondo della solidarietà con altri tre progetti in Africa, sostenendo iniziative delle chiese locali e dei salesiani. E con il plauso dei giornali di centrosinistra.
– Fare cassa con la carità, evidentemente, non è più una prerogativa solo di onlus o associazioni varie. Lo dimostra la politica di Finmeccanica, l’holding armiera italiana, che ha deciso di buttarsi a capofitto nel mercato della charity. Che non è solo beneficenza. «Ma un impegno sincero nel sociale. Perché non possiamo esimerci dalle responsabilità solidali e culturali richieste dal contesto sociale», ci ricorda affettuosamente Pier Francesco Guarguaglini, presidente nonché amministratore delegato del colosso, leader internazionale nei settori aerospazio, difesa e sicurezza.
– Del resto un’azienda che vende carrarmati, navi e aerei da guerra, grandi sistemi di difesa … dovrà pure pagare una tassa espiativa, un balzello per la purificazione mondano/affaristica? Così, dopo aver lanciato sul suo sito la campagna “Finmeccanica per i bambini africani. Tecnologia e ricerca vestono la solidarietà” (in cui la multinazionale delle armi pubblicizza e mette in vendita una serie di articoli sportivi per tutte le tasche, il cui ricavato è destinato a un progetto d’istruzione per i bimbi africani gestito dalla organizzazione non governativa inglese International Childcare Trust, vedi Nigrizia), ora il vertice dell’holding, «al tradizionale concerto di Natale», ha annunciato tre progetti di solidarietà in Africa.
– E per avere la totale remissione dei peccati commerciali, tutti e tre i progetti hanno ricevuto la benedizione della Chiesa.
– In Nigeria, infatti, sarà organizzato un Festival della Scienza e creato un Science Center ad Owerri, portato avanti in Italia dall’associazione Assumpta Science Center e patrocinata dal Pontificio consiglio della cultura e dall’Ufficio pastorale universitario del Vicariato di Roma.
– In Rd Congo, Finmeccanica, in collaborazione con le missioni salesiane, potenzierà e migliorerà le attività di formazione professionale ed educative degli studenti del College “Technique Don Bosco”, a Kinshasa.
– In Camerun, sarà realizzato, infine, un mini villaggio, nel distretto agricolo di Mbanda, Diocesi di Eseka (Yaoundè), dotato di un luogo di culto, di attrezzature scolastiche, di un campo medico e di aree adibite all’insegnamento professionale, «sotto il patrocinio e la responsabilità diretta della diocesi di Eseka».
– Nei piani alti di Finmeccanica hanno perfino battezzato all’africana la triplice iniziativa, intitolandola “Mwana Simba”, rubando l’espressione a un proverbio in kiswahili che recita: mwana simba ni simba. Gli uomini del marketing aziendale lo hanno tradotto in «un cucciolo di leone un giorno sarà un leone», volendo trasmettere l’idea di un impegno positivo verso le giovani generazioni africane. Ma l’espressione può essere interpretata anche in un altro modo: “un cucciolo di leone è pur sempre un leone”. Traduzione che calza a pennello per Finmeccanica, che fa di tutto per apparire un cucciolo docile, che sostiene iniziative sociali buone. In realtà, resta sempre quel leone che pensa prima di tutto a commerciare armi e a incassare milioni di euro. Lustrandosi l’immagine con l’Africa.
– Operazione che sa fare con molta disinvoltura (con la complicità dei giornali di centrosinistra) visto che in passato ha già sponsorizzato altre ong (come Watoto Kenya, che si occupa di bambini poveri in Kenya), e soprattutto la Comunità di Sant’Egidio di Andrea Riccardi, a cui avrebbe versato quasi 300mila euro per un progetto di prevenzione e cura dell’Aids, sempre in Africa. E per non farsi mancare neppure le preghiere francescane, le pubblicità di Finmeccanica continuano ad apparire su San Francesco patrono d’Italia, rivista mensile dei francescani del Sacro Convento di Assisi.
Certo, Finmeccanica è inossidabile e giustamente impermeabile ai sensi di colpa. Anzi. Ma neppure alcuni bravi cristiani e alcune organizzazioni religiose, evidentemente, hanno la puzza sotto il naso.
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Finmeccanica conferma il proprio impegno in Africa e promuove il progetto di charity “Mwana Simba” in Nigeria, Congo e Camerun
Finmeccanica, leader internazionale nei settori Aerospazio, Difesa e Sicurezza, rinnova il proprio impegno nel sociale promuovendo tre importanti progetti in Africa, presentati oggi in occasione del tradizionale concerto di Natale, eseguito dalla Filarmonica Arturo Toscanini di Parma, con la presenza di un ospite speciale come Lucio Dalla e con la partecipazione straordinaria di Cecilia Gasdia.
“Aziende come Finmeccanica non possono esimersi dalle responsabilità solidali e culturali richieste dal contesto sociale”, ha dichiarato Pier Francesco Guarguaglini, Presidente e Amministratore Delegato di Finmeccanica. “Negli anni passati abbiamo sostenuto il Progetto D.R.E.A.M. (Drug Resource Enhancement against Aids and Malnutrition) per la prevenzione e terapia dell’Aids; dopo questa positiva esperienza ci stiamo impegnando in una grande operazione di lungo periodo a sostegno dell’Africa dove Finmeccanica sta sviluppando una serie di interventi che mirano a creare strutture locali in grado di sostenere i giovani sia sotto il profilo sanitario che sotto quello formativo, convinti che la conoscenza possa aiutarli a emergere e a migliorare la propria esistenza”. Il Progetto “Mwana Simba”, in Nigeria, Congo e Camerun, prende il nome da un detto in idioma swahili, lingua bantu diffusa in gran parte dell’Africa orientale, centrale e meridionale, che recita “mwana simba ni simba”, “un cucciolo di leone un giorno sarà un leone”. In Nigeria sarà organizzato un Festival della Scienza e sarà creato un Science Center ad Owerri, capitale dello Stato dell’Imo situato nel sud-est della nazione. Promosso a livello locale dall’Associazione Assumpta Science Center e dall’Arcidiocesi di Owerri, con il coinvolgimento degli atenei presenti e di varie associazioni di giovani e studenti, sarà portato avanti in Italia dall’Associazione Assumpta Science Center e patrocinata dal Pontificio Consiglio della Cultura e dall’Ufficio Pastorale Universitario del Vicariato di Roma. Il programma, che promuove l’uso della tecnologia, si fonda sulla convinzione che la scienza sia indispensabile per la crescita e lo sviluppo economico e possa rappresentare uno strumento concreto per colmare il divario tra realtà sviluppate e non e permettere loro di prendere il destino nelle proprie mani.
Nella Repubblica Democratica del Congo, Finmeccanica, in collaborazione con le missioni salesiane, potenzierà e migliorerà le attività di formazione professionale ed educative degli studenti del Collège “Technique Don Bosco” del quartiere Masina nella capitale Kinshasa. Lo sviluppo di competenze nei vari mestieri, ma anche la crescita umana, interesserà soprattutto i giovani che vivono in condizioni di disagio economico e sociale per permettere il loro reinserimento nella società e una qualità di vita più alta.
Nella Repubblica del Camerun sarà realizzato un mini villaggio, nel distretto agricolo di Mbanda, Diocesi di Eseka (Youndè), dotato di un luogo di culto, di attrezzature scolastiche, di un campo medico e di aree adibite all’insegnamento professionale, in particolare del settore tessile. Il centro, che rappresenterà un vero e proprio nucleo polifunzionale di sostegno allo sviluppo di attività socio educative ed assistenziali, sarà sotto il patrocinio e la responsabilità diretta della diocesi di Eseka che ha donato il terreno sul quale costruire l’intero complesso.
Filo comune di “Mwana Simba” è il desiderio di aiutare i giovani africani e offrire loro un futuro migliore senza essere costretti ad abbandonare le proprie comunità d’origine. L’iniziativa coinvolgerà direttamente anche i dipendenti del Gruppo che parteciperanno ai progetti come volontari a sostegno degli operatori professionali sul territorio.
Finmeccanica è il primo gruppo italiano nel settore dell’alta tecnologia, leader nella progettazione e produzione di elicotteri, elettronica per la difesa, velivoli civili e militari, aerostrutture, satelliti, infrastrutture spaziali, missili. Finmeccanica svolge un ruolo di primo piano nell’industria europea dell’aerospazio e difesa ed è presente nei principali programmi internazionali del settore grazie a partnership consolidate in Europa e oltreoceano. Il Gruppo vanta anche asset produttivi e competenze di rilievo nei settori Trasporti ed Energia. Finmeccanica, quotata alla Borsa di Milano, opera in Italia e all’estero attraverso società controllate e joint ventures, per un totale consolidato di oltre 60.000 addetti dei quali circa 10.000 nel Regno Unito, 3.500 in Francia e 2.000 negli Stati Uniti. Per mantenere e sviluppare le proprie competenze tecnologiche, Finmeccanica impegna in Ricerca e Sviluppo risorse pari al 14% dei ricavi.