MUDA, Giovanni

(Bergamasco, 1882 – Savona, 1958), macchinista delle Ferrovie

 

Perseguitato dal fascismo, licenziato politico nel 1923 a Savona, fu costretto ad emigrare in varie parti del mondo. “La numerosa famiglia ne fu lo stimolo, le stive dei vapori furono il suo nascondiglio; l’Oltre Oceano fu la sua nuova patria come per Signorini [Camillo, anarchico, NdR] l’Oltralpe e per Del Magro l’Oriente. Ritornò e, come clandestino, fece i mestieri più abietti; la prole lo esigeva. Conservò sempre il sangue ribelle, fu pieno di virilità, canuto argenteo non conosceva tramonto”. 

 

FONTI: «In Marcia!», 1958

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