La Russia si imbarca sull´Airbus

Giampaolo Visetti

L´alleanza con l´Europa spiazza gli statunitensi di
Boeing. Ok di Putin all´operazione. I nuovi azionisti: cresceremo ancora

Ad una banca pubblica il 5% del colosso aeronautico Eads


La banca russa Vneshtorgbank ha acquistato il 4,5% di
Eads, gruppo aerospaziale franco-ispano-tedesco.


MOSCA – La Russia rompe con gli Usa e punta ad
un´alleanza con l´Europa nel settore aeronautico. Il patto ad alta quota è
stato anticipato ieri dal quotidiano economico moscovita Vedomosti. La
Vneshtorgbank, seconda banca dell´ex Urss interamente in mani pubbliche, ha
acquistato poco meno del 5% del gruppo aerospaziale Eads, consorzio a cui
partecipano Germania, Francia e Spagna
. La banca del Cremlino ha iniziato a
rastrellare azioni Eads in giugno, quando il titolo è precipitato del 26% e lo
scambio dei titoli ha toccato la quota record di 70 milioni di azioni al
giorno. Con un investimento di circa 1 miliardo di dollari, Vneshtorgbank ha
acquisito finora tra il 4,5 e il 4,8% di Eads, rivale della statunitense Boeing
nel miliardario rinnovo della compagnia di bandiera russa, Aeroflot
Fonti
vicine all´istituto di credito controllato dalla Banca centrale russa,
assicurano che non si tratta di una speculazione finanziaria. Vneshtorgbank
sarebbe decisa a investire fino a 1,2 miliardi di dollari, salendo ancora in
Eads. Il presidente Vladimir Putin in persona avrebbe dato il via libera ad una
scalata che potrebbe presto portare in mani russe il 10-15% del gigante
aeronautico europeo, scosso da una profonda crisi azionaria e dal recente
azzeramento dei vertici aziendali anche a causa dei ritardi nella produzione
dell´A380, che proprio ieri ha dovuto sospendere il volo di prova per la
Tunisia. Eads ha annunciato un riduzione dei profitti di 2 miliardi di euro
entro il 2009. Produce elicotteri, satelliti, aerei turboelica, caccia militari
e missili. Controlla in particolare l´80% di Airbus, primo costruttore mondiale
di aerei commerciali con un fatturato 2005 di 22 miliardi di euro
.
«E´ chiaro – commenta un alto funzionario di Vneshtorgbank – che si tratta di
un´operazione finanziaria suggerita dal mercato. Non può sfuggire però che
l´intervento è di Stato, che a investire è la Russia e che il Cremlino punta a
partecipare attivamente alla gestione di Eads». Si rafforza così l´offensiva di
Putin sulla scena economica internazionale. Dopo aver riportato sotto il
controllo pubblico il settore energetico, facendo di Gazprom il più importante
produttore mondiale di gas e petrolio, il presidente russo mira ora allo
spazio e a salvare la decrepita industria aeronautica post-sovietica. Il 5%
delle azioni in realtà, secondo i patti societari, non consente di entrare nel
cda di Eads
.
Banche e finanziarie europee definiscono però «sensazionale» e «carico di
implicazioni politiche» l´ingresso della cassaforte di Stato russa in un
consorzio strategico di industrie private europee. Negli ultimi cinque anni
le relazioni di Mosca con Germania e Francia, in chiave anti-Usa, si sono del
resto rafforzate. Nel febbraio 2005 l´allora cencelliere tedesco Gerhard
Schroeder, amico intimo di Putin e suo «dipendente» nel consorzio del nuovo
oleodotto del Baltico, aveva proposto pubblicamente di «dare alla Russia un
posto non simbolico sulla barca Eads. Sempre lo scorso anno Eads ha acquisito
il 10% della russa Irkut, che fabbrica gli aerei militari Sukhoi, mentre
ottengono conferme le indiscrezioni sull´ingresso di minoranza del consorzio
aerospaziale europeo nella Russian United Aircraft Corporation, holding
pubblica appena varata per riunire l´industria aeronautica dell´ex Urss. Una
partita talmente importante da entrare nell´agenda del vertice
Putin-Chirac-Merkel di metà settembre
.

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