Progetto di riunificazine coreana

  • Firmato la scorsa settimana di un accordo bilaterale tra Germania e Corea del Sud che prevede la facilitazione per i soggiorni di lungo periodo in Germania e per converso la facilitazione del rimpatrio di cittadini coreani non graditi.
  • L’accordo, che riguarda soprattutto intellettuali e membri dell’élite economica coreana, dovrebbe servire ad accrescere l’influenza tedesca in Est Asia. Il 2005 sarà in Germania “l’anno della Corea”. Berlino si presenta come esperta della politica di “mutamento pacifico” (sull’esempio della politica social-liberale che dagli anni 1990 è vista da Seul come modello da seguire nei rapporti con la Corea del Nord), e a pprofitta delle crescenti tensioni tra Seul, che è favorevole a questo tipo di politica, e gli Usa che dispiega il suo potenziale militare di minaccia contro Pyöngyang.

La Fondazione Konrad-Adenauer , vicina alla Cdu ¸ conduce a Seul un “opera di riconciliazione tra le due Coree”,la Fondazione Hanns-Seidel , vicina alla Csu , porta avanti un “progetto di riunificazione coreana […] sulla base dell’esperienza tedesca”; anche la Fondazione Friedrich-Ebert , vicina alla Spd, e la Friedrich-Naumann , vicina alla Fdp , operano nello stesso senso.

  • A metà ottobre il primo ministro Lee Hae-Chan si è recato a Berlino per discutere sulla «situazione della penisola coreana» e sulle «questioni della riunificazione tedesca.»

  • Dopo la Cina e il Giappone, la Corea del Sud è il terzo maggior acquirente di prodotti tedeschi in Asia. Nel 2003, e esportazioni tedesche sono aumentate di oltre il 30%; il volume complessivo degli scambi commerciali è stato di 12,4 md., nella prima metà del 2004 ha già raggiunto i $7,8 md.

· Mentre i legami economici di Seul con Washington sono notevolmente calati nel 2003, sono invece fortemente cresciuti quelli della Cina. Per stock di Ied, la Ue è al primo posto, con un leggero distacco dagli Usa e uno maggiore dal Giappone. Le imprese tedesche sono interessate soprattutto al settore automobilistico e a quelle delle tecnologie dell’informazione e biologiche coreani, e calcolano di avere buone possibilità dato che la Corea cerca di diversificare le relazioni commerciali e di investimenti per diminuire la dipendenza dai partner tradizionali, Usa e Giappone, e di contrastare quella del mercato cinese.

Torna utile agli sforzi di Berlino di guadagnarsi un’influenza il fatto che la ristrutturazione in corso delle truppe americane stanziate in Corea provoca malumori; secondo un “Documento di lavoro” della berlinese Stiftung Wissenschaft und Politik ( Swp) (Fondazione per l’economia e la politica ) si afferma che a Seul si parla di “carattere offensivo” di questa ristrutturazione. Il potenziale militare, ufficialmente diretto contro Pyöngyang, costituisce anche una dimostrazione di forza nei confronti di Pechino, per cui Seul teme un’escalation militare del conflitto e che aumentino le tensioni tra i due alleati. Projekt Koreanische Wiedervereinigung

SEOUL – Mit einem Abkommen über Reise-Erleichterungen bemüht sich die Bundesregierung um eine bessere Anbindung der südkoreanischen Eliten. Die Lockerung der Visa-Bestimmungen wurde in der vergangenen Woche unterzeichnet, sie entspricht Bedürfnissen der deutschen Wirtschaft, deren Handelsaustausch mit der Republik Korea, dem drittgrößten Abnehmer deutscher Waren in Asien, sprunghaft wächst. Bei seinen Versuchen, den deutschen Einfluss in Ostasien zu stärken, preist sich Berlin der Regierung in Seoul als Experte für eine Politik des ,,friedlichen Wandels” gegenüber der Koreanischen Volksdemokratischen Republik an. Die Bundesregierung profitiert dabei von zunehmenden Spannungen zwischen Seoul, das eine solche Politik favorisiert, und Washington, das militärisches Drohpotential gegen Pyöngyang in Stellung bringt.

Der deutsche Innenminister hat in der vergangenen Woche in Seoul ein bilaterales Abkommen über Reise-Erleichterungen unterzeichnet. Das Abkommen begünstigt Bürgerinnen und Bürger der Republik Korea beim Erwerb längerfristiger Aufenthaltstitel in Deutschland und stellt sie diesbezüglich Personen aus den Vereinigten Staaten, Japan oder der Schweiz gleich. Ein parallel abgeschlossenes ,,Rückübernahmeabkommen” vereinfacht die Abschiebung in Deutschland nicht erwünschter Koreanerinnen und Koreaner in ihr Herkunftsland. name=”_ftnref1″> [1] Die Regelung kommt insbesondere koreanischen Intellektuellen und Angehörigen der Wirtschaftseliten zugute und dient – ebenso wie mehrere in Deutschland für das Jahr 2005 geplante Werbeveranstaltungen (,,Korea-Jahr”) – der Verdichtung des deutschen Einflusses auf die koreanischen Eliten.

Abhängigkeiten

Die Republik Korea ist – nach der Volksrepublik China und Japan – der drittwichtigste Absatzmarkt Deutschlands in Asien. Die deutschen Exporte stiegen im vergangenen Jahr um mehr als 30 Prozent, das Gesamthandelsvolumen erreichte nach 12,4 Milliarden US-Dollar im Jahr 2003 schon in der ersten Hälfte dieses Jahres einen Wert von 7,8 Milliarden US-Dollar. Während die ökonomische Bindung Seouls an die Vereinigten Staaten in den vergangenen Jahren deutlich abgenommen hat, konnte vor allem die Volksrepublik China ihre Wirtschaftsbeziehungen zur Republik Korea massiv ausbauen. Bei den akkumulierten Auslandsinvestitionen liegt die EU inzwischen knapp vor den USA und weit vor Japan auf dem ersten Rang. Deutsche Unternehmen, die vor allem am Automobilsektor [2] und an der Informations- und Biotechnologie des Landes interessiert sind, rechnen sich gute Chancen aus: Wie es im Auswärtigen Amt heißt, bemüht sich Seoul ,,um Diversifizierung der Handels- und Investitionsbeziehungen, um die Abhängigkeit von den traditionellen Handelspartnern, den USA und Japan, zu mindern und einer neuen Abhängigkeit vom chinesischen Markt gegenzusteuern”

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