USA
REPUBBLICA Dom. 7/5/2006 ARTURO ZAMPAGLIONE
Sarà Michael Hayden il nuovo capo. L´allontanamento
dell´ex agente legate a contrasti con Negroponte. Gli scandali di sesso e poker
Porter Goss: "Le mie dimissioni? Un mistero".
Scelto il successore
Il militare aveva già diretto
la National Security Agency dal marzo 1999 all´aprile 2005
NEW YORK – George W. Bush ha scelto il generale
dell´Air Force Michael Hayden come nuovo capo della Cia al posto di Porter J.
Goss, che venerdì, a sorpresa, ha presentato le dimissioni. La nomina non è
ancora ufficiale (l´annuncio sarà dato domani in una conferenza stampa), ma è
stata anticipata dai collaboratori del presidente e viene considerata certa dai
giornalisti della Casa Bianca.
Hayden, che dal marzo 1999 all´aprile 2005 aveva diretto la National
Security Agency, cioè il "grande orecchio" elettronico dell´intelligence
americana, è già adesso il militare con il più alto incarico nel mondo degli
007. E´ infatti il numero due di John Negroponte, direttore della National
Intelligence e coordinatore, dopo la riforma dei servizi, delle sedici agenzie
specializzate. Di queste, la Cia è sicuramente la più famosa e la più
importante. E Hayden dovrà realizzare una maggiore integrazione con le altre
componenti dell´intelligence, oltre ad affrontare quei problemi strutturali che
continuano a indebolire e umiliare l´Agency.
Gli 007 della Cia non sono riusciti a prevedere gli attacchi di Al Qaeda
dell´11 settembre e hanno preso un abbaglio sulle armi di sterminio di Saddam
Hussein. E nel quartiere generale di Langley, in Virginia, c´è un clima molto
pesante, di incertezza e sfiducia, aggravato da una serie di scandali, dalle
dimissioni di Valerie Plame sull´onda del Nigergate al licenziamento di una
dirigente accusata di aver rivelato la rete di prigioni segrete della Cia in
Europa.
Porter Goss non è stato in grado di risolvere questa crisi che ormai dura da
tempo. Ex agente segreto per dieci anni, ex deputato repubblicano della Florida
per 16 anni, ex presidente della commissione sull´intelligence, non ha mai
stabilito un rapporto costruttivo con i dirigenti di Langley, che lo hanno
percepito come un estraneo.
Negli ultimi giorni si era saputo del coinvolgimento di collaboratori di Goss,
a cominciare da Kyle "Dusty" Foggo, in giri di prostitute e di
partite di poker. Qualcuno aveva ipotizzato che potesse essere questa la ragione
delle dimissioni del direttore della Cia dopo appena 19 mesi dalla nomina. Ma
il vero motivo appare un altro: la sconfitta di Goss nella lotta di potere con
Negroponte.
Arrivato alla Cia prima della riforma dei servizi, Goss non ha mai digerito
l´insediamento del direttore della National Intelligence, che lo relegato a un
ruolo più marginale, specie nei rapporti con la Casa Bianca. Per giunta
Negroponte chiedeva un ridimensionamento della Cia e il passaggio di alcune
competenze sull´anti-terrorismo al suo ufficio. Il braccio di ferro è durato
per alcuni mesi. Goss ha resistito, ha tenuto duro. Poi Bush ha deciso a favore
di Negroponte e al capo della Cia non è restato che prenderne atto.
Ha dato le dimissioni venerdì, senza dare spiegazioni («Rimarrà uno dei tanti
misteri dell´intelligence… », ha detto ieri sorridendo) e senza neanche dare
il tempo a Joshua Bolten, nuovo capo di gabinetto e factotum della Casa Bianca,
di annunciare contestualmente la nomina del successore.
Il generale Hayden non avrà le stesse difficoltà nel rapporto con lo «zar
dell´intelligence». Dall´anno scorso ha lavorato gomito a gomito con
Negroponte, in un clima cordiale. Ha anche ottimi rapporti con il
vicepresidente Dick Cheney e con il vertici del Pentagono, vista la sua brillante
carriera militare: ha lavorato nel Nebraska come analista del Comando aereo
strategico, ha diretto il Centro congiunto di comando e controllo militare, ha
guidato l´intelligence dell´Aeronautica. In compenso il vero tallone d´Achille
per il successore di Goss sarà la questione delle intercettazioni illegali,
ordinate dalla Casa Bianca e gestite proprio dalla Nsa ai tempi di Hayden.
Il generale è convinto che fossero uno strumento essenziale per controllare i
piani eversivi e i movimenti dei collaboratori di Osama Bin Laden negli Stati
Uniti. Ma secondo i democratici è stata violata la legge che proibisce queste
intercettazioni senza una autorizzazione dei magistrati. Ed è sicuro che, al
momento delle discussioni parlamentari per la ratifica della nomina di Hayden
alla Cia, l´intera questione venga risollevata, costringendo il generale (e la
Casa Bianca) a difendere le scelte del passato.