Zapatero spiazza la vecchia Europa: sì ai lavoratori da Est

Spagna, Europa, Immigrazione

CORRIERE Ven. 10/3/2006  
Mino Vignolo


La SPAGNA annulla le restrizioni all’immigrazione dai
paesi dell’est-UE.

Le restrizioni all’immigrazione dei lavoratori di
POLONIA, REPUBBLICA CECA, SLOVACCHIA, UNGHERIA, SLOVENIA, ESTONIA, LITUANIA e
LETTONIA non sono state mai applicate da GRAN BRETAGNA, IRLANDA e SVEZIA; PORTOGALLO
(e ora SPAGNA) le hanno tolte, lo farà anche la FINLANDIA.

Le restrizioni valgono fino al 30 aprile; ogni paese
dovrà decidere se prolungarle fino al 2009 o lasciarle cadere.

L’esperienza dei paesi che non le hanno applicate
dimostra che non hanno grande impatto e creano occupazione.


MADRID – Buona notizia dalla Spagna per il
famigerato «idraulico polacco», spauracchio dei suoi colleghi francesi e di
tutti coloro che durante la campagna per il referendum sulla Costituzione
europea presagivano un’ invasione dall’ Est. Il governo Zapatero ha deciso
di aprire la porta ai lavoratori degli otto Paesi dell’ Europa dell’ Est
entrati nell’ Ue nel 2004. Dal primo maggio verranno annullate le restrizioni
alla libera circolazione delle persone provenienti da Polonia, Repubblica Ceca,
Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Estonia, Lituania, Lettonia, che potranno così
entrare senza permesso di lavoro in un Paese che gode di una crescita doppia rispetto
alla media Ue
. Questa misura, la prima presa da uno dei grandi Stati dell’
Europa continentale, è stata annunciata dal premier Zapatero dopo un vertice
con il suo omologo polacco Marcinkiewicz. La decisione sarà «molto positiva
per le imprese e per l’ economia spagnola» come anche per gli otto Paesi
interessati, ha dichiarato Zapatero mentre il capo del governo polacco ne ha
sottolineato il «simbolismo politico»
. Al momento dell’ allargamento
tutti i Paesi Ue, ad eccezione di Gran Bretagna, Irlanda e Svezia, avevano
deciso di applicare restrizioni transitorie. Il periodo scade il 30 aprile ed
entro quella data ogni Paese interessato deve comunicare all’ Ue se è
intenzionato a liberalizzare oppure a prolungare il regime restrittivo fino al
2009. Il governo spagnolo è stato rapido nel decidere, come quello portoghese,
e verrà imitato presto dalla Finlandia. Francia e Italia ancora tacciono mentre
Germania e Austria probabilmente rinnoveranno le restrizioni
. La Spagna non
si attende un afflusso enorme. L’ esperienza di Gran Bretagna, Irlanda e
Svezia dimostra che l’ impatto è limitato
. «Ampiamente positivo», lo ha
definito il commissario Ue al Lavoro Vladimir Spidia che vede «infondati» i
timori di un aumento della disoccupazione. «Quando arrivano lavoratori dall’
estero – ha detto – si creano nuovi posti di lavoro non soltanto per gli
stranieri ma anche per gli abitanti del Paese ospite»
.

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