Piano choc Volkswagen contro i licenziamenti

L´azienda propone: "Lavorare di più, guadagnare meno"BERLINO – Un accordo per lavorare di più e guadagnare
meno pur di lavorare tutti è una delle ipotesi che il vertice della Volkswagen
si prepara a negoziare con il sindacato dei metalmeccanici tedeschi, la Ig
Metall, nel tentativo di ridurre gli alti costi del lavoro risparmiando però ai
dipendenti e al paese lo choc di una brutale riduzione degli esuberi
. Lo
afferma il Wall Street Journal, e conferme indirette vengono da dichiarazioni
rilasciate al Salone dell´auto di Francoforte dal portavoce del primo
produttore di auto europeo.
La situazione di Volkswagen è difficile. L´azienda deve tagliare i costi di
produzione di almeno un miliardo di euro entro il 2008 per mantenere la
promessa fatta agli azionisti
(il Land della Bassa Sassonia, gruppi
finanziari arabi, investitori medi e piccoli) di aumentare l´utile lordo a 5,1
miliardi di euro entro tre anni. Il traguardo appare estremamente ambizioso, se
non irraggiungibile, alla luce dei dati presentati dal gruppo.
L´utile netto è infatti calato del 77 per cento, le perdite sono salite l´anno
scorso a 907 milioni di euro, e per il 2005 non si spera in un risultato
migliore. Le vendite negli Stati Uniti (terzo mercato di Vw dopo Germania e
Cina) sono scese del 19 per cento. Una delle ipotesi cui il gruppo lavora
sarebbe una massiccia riduzione degli effettivi in Germania, attualmente circa
centomila. Der Spiegel parla di un possibile taglio di 10 mila esuberi, altri
osservatori addirittura di una riduzione di 30 mila posti di lavoro.
Si tratterebbe di un pacchetto di prepensionamenti e mancate sostituzioni di
chi va in pensione, non di licenziamenti in tronco. Ma nella tesa situazione
politica tedesca, un taglio così brutale all´occupazione metterebbe in pessima
luce l´azienda
. «Non c´è nessun piano concreto che dia cifre delle
riduzioni d´organico», ha assicurato il ceo, Bernd Pischetsrieder. La soluzione
sembra piuttosto estendere a tutto il gruppo o quasi l´accordo raggiunto anni
fa con i sindacati per la produzione del piccolo monovolume Touran. In
cambio della garanzia del posto di lavoro, i lavoratori impegnati nelle linee
di montaggio del Touran lavorano 35 ore la settimana, cioè sei ore e venti più
dei loro colleghi. E ricevono una retribuzione di 2.600 euro lordi mensili, che
equivale al 20 per cento in meno della paga media Volkswagen.
Dieci anni fa, la casa di Wolfsburg introdusse il modello «lavorare meno,
lavorare tutti»: orario e paga ridotti per evitare i licenziamenti. Ora la paga
verrà ridotta, ma l´orario verrebbe aumentato per lanciare in fretta e con meno
costi una nuova gamma di modelli.

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