DE CARO, Carmine

(Castel San Giorgio, 1895 – Mercato San Severino, 1939), agrimensore

Nel 1921 aderì al PCdI, dove militò coerentemente nella Sinistra bordighiana. La sua attività si sviluppò tra l’Agro Nocerino e Napoli. Perseguitato dal fascismo, nel 1926, ormai messo ai margini nel partito perché aderente alla Sinistra, emigrò in Francia dove partecipò alla fondazione della Frazione a Pantin (1928). Arrestato al confine nel 1930 venne condannato e confinato (Ponza). Al confino intrattenne una corrispondenza con l’avvocato difensore, il penalista partenopeo Mario Palermo, in vista delle udienze del 1935. Tre anni dopo venne liberato ormai minato dalla TBC. Morì nel tubercolosario di Mercato San Severino. La sua intensa produzione letteraria è andata perduta, distrutta dalla sorella che temeva le ritorsioni fasciste.

Leave a Reply