Pubblichiamo di seguito il comunicato della rete Uniti si Vince sull’iniziativa di lotta di venerdì 6 marzo all’interporto di Nola indetta dal Comitato Cassintegrati e Licenziati FIAT di Pomigliano d’arco
Stamattina una cinquantina tra lavoratori, cassintegrati, disoccupati, facchini e singoli solidali, hanno portato un blocco di merci all’interporto di Nola, uno degli snodi principali in Campania nel trasporto e nella trasformazione delle merci. L’iniziativa, lanciata dal Comitato Cassintegrati e Licenziati Fiat, è stata costruita in opposizione alla farsa dell’elezione sindacalesvolta in Fiat la scorsa settimana, con i delegati scelti di fatto direttamente dall’azienda.
La situazione in Fiat è oramai insostenibile. Il piano Marchionne ha definitivamente distruto ogni parvenza di democrazia nella fabbrica, dove si vive una ambiente da caporalato e i ritmi insostenibili impediscono ogni forma di organizzazione di lotta o sindacale: esemplificativa pè la situazione di Melfi dove decine di operai appena assunti hanno consegnato le dimissioni a causa dei ritmi di lavoro imposti dal nuovo piano aziendale. Contemporaneamente a questa situazione continua il dramma delle migliaia di cassintegrati di Pomigliano, in particolare di coloro relegati al reparto confino di Nola. A causa delle difficoltà imposte dalla cassintegrazione e dalla precarietà del lavoro, lo stesso comitato ha denunciato con forti azioni di protesta (che ne hanno poi comportato il licenziamento) il suicidio di due operai appartenenti proprio al reparto di Nola.
Per questo l’importante iniziativa di questa mattina ha prima effettuato i blocchi, in solidarietà anche ai lavoratori della logistica del Nord Italia, che in vari stabilimenti e in particolare alla Mirror di Ferrara stanno effettuando picchetti e scioperi contro i licenziamenti, per poi muoversi in corteo proprio fino al reparto confino Fiat presente all’interno dello snodo.
Torneremo all’interporto a Nola per denunciare questa situazione e per continuare il lavoro di collegamento delle lotte e di tuti gli sfruttati. Solo l’unione e l’organizzazione dei lavoratori, precari e cassintegrati può costruire un ampio fronte di lotta a Marchionne, al Jobs Act e alle politiche del governo Renzi.
Per il reintegro a salario pieno di tutti i cassintegrati
No allo straordinario il sabato: lavorare tutti, lavorare meno
Salario garantito per tutti i disoccupati
Operai, studenti, disoccupati…UNITI SI VINCE!