Mercoledì 3 maggio 2023 nella sede di Via Cadibona 9, Milano ore 20:30 Per collegarsi e seguire la relazione online, scrivete a abbonamenti@paginemarxiste.it. Tendenza Internazionalista Rivoluzionaria Pagine Marxiste
Continua a leggereMese: Aprile 2023
Aiutiamoci in casa loro
L’Italia fascista aggredì l’Etiopia nel 1935, in barba alle sanzioni della Società delle Nazioni, per venire sconfitta dall’imperatore Hailé Selassié (armato dagli inglesi), non prima di avere perpetrato orrendi massacri di contadini, donne e bambini compresi. 88 anni dopo la nipotina dei gerarchi Giorgia Meloni torna nel grande paese del Corno d’Africa senza una parola di scuse per la violenza e i massacri del regime cui il suo partito si
Continua a leggereFrancia: più sfruttamento, più armamenti
Mentre in Francia continuano le proteste di piazza per l’innalzamento dell’età pensionabile, che il governo Macron giustifica con l’insostenibilità dell’attuale regime dovuto al mutamento della struttura demografica (stesse giustificazioni addotte da quello italiano…) ma che in realtà è semplicemente un aumento dello sfruttamento della vita lavorativa, l’esecutivo della borghesia francese ha presentato un poderoso incremento del bilancio militare, il maggiore dagli anni Sessanta.Anche per la Francia, come già per Germania
Continua a leggereMiniere oscure: il ventre molle dei veicoli elettrici
Riportiamo la traduzione integrale di un interessante articolo su questione ambientale e capitalismo, pubblicato da Counterpunch, 6 aprile 2023, a firma di Joseph Grosso. L’articolo mette in luce con fatti concreti la contraddizione, insanabile, tra l’equilibrio uomo-natura e le leggi imprescindibili di funzionamento del Capitalismo, che le sue riforme non possono intaccare, ma solo presentare con una faccia apparentemente più umana. La stessa questione ecologica è usata come un’arma nello
Continua a leggereSituazione sociale in Eritrea
Premessa Nel 2013 Human Rights Watch intervistò alcuni profughi eritrei che avevano lavorato nel sito minerario di Bisha, a ovest di Asmara. Vi avevano lavorato come arruolati nel servizio militare obbligatorio a tempo indeterminato, ceduti a una impresa di stato eritrea, la Segen, che a sua volta aveva fornito questa manodopera all’impresa canadese Nevsun Resources che stava iniziando uno sfruttamento intensivo del sito per estrarvi oro. Nel 2014 un team
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