Il 23/7 manifestazione nazionale a Piacenza. Aldo, Arafat, Bruno, Carlo, Fisal, Issa, Riadh e Roberto: liberi subito

Pubblichiamo il comunicato del SI Cobas sull’arresto dei compagni avvenuto martedì scorso, e ci uniamo all’invito a partecipare alla manifestazione di sabato 23 a Piacenza. All’alba di martedì, su mandato della procura di Piacenza, la polizia ha messo agli arresti domiciliari e disposto altre misure cautelari per otto dirigenti nazionali e locali del SI Cobas e della USB operanti da anni nel settore della logistica. A questi si aggiungono decine

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Arrestati dirigenti nazionali del SI Cobas: un nuovo, pesantissimo attacco repressivo contro il sindacato di classe e le lotte dei lavoratori

Pubblichiamo il comunicato rilasciato oggi (martedì 19 luglio 2022) dal SI Cobas sull’ultima azione repressiva dello stato contro il sindacato di base. All’alba di stamattina, su mandato della procura di Piacenza, la polizia ha messo agli arresti domiciliari il coordinatore nazionale del SI Cobas Aldo Milani e tre dirigenti del sindacato piacentino: Mohamed Arafat, Carlo Pallavicini e Bruno Scagnelli. Le accuse sono di associazione a delinquere per violenza privata, resistenza

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Il Giappone dopo ABE

Come era prevedibile, le elezioni in Giappone per il rinnovo di metà dei voti della Camera Alta (nota 1) hanno favorito i partiti conservatori. È il previsto “effetto ABE”, cioè la conseguenza dell’assassinio venerdì 8 luglio dell’ex premier Shinzo Abe da parte di Tetsuya Yamagami. La vicenda ha suscitato grande dibattito, non solo in Giappone, ma nel mondo, non tanto per gli esiti elettorali, ma per le possibili conseguenze sulla

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Droni teleguidati, nuovi sistemi lanciamissili di precisione Himars o carne da macello? Quali rendono di più?

Grandi testate giornalistiche della borghesia americana e britannica (New York Times e Financial Times) stanno preoccupandosi dei problemi legati alla produzione di armamenti degli imperialismi Nato e UE ora che sono impegnati nella guerra in Ucraina contro la potenza imperialistica che ha aggredito, la Russia.  Estremo, ributtante il cinismo di questo dibattito. Esperti e rappresentanti del settore, politici vari ne discutono come se si trattasse di ristrutturare, rendere efficiente una qualsiasi produzione, magari di elettrodomestici, di lavapiatti

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Mercoledì 20 luglio dibattito su Russia e Occidente

La guerra sull’Ucraina continua massacrando migliaia di uomini, costringendo un terzo della popolazione ad abbandonare le proprie case – una metà fuggendo all’estero, mentre l’uso massiccio degli armamenti distrugge intere città. Se è iniziata come guerra non dichiarata della Russia all’Ucraina, è presto divenuta guerra delle potenze occidentali, Stati Uniti e Gran Bretagna in testa, ma con la crescente partecipazione delle potenze europee, tra cui l’Italia, per contenere-respingere-logorare la Russia.

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Dietro la solidarietà polacca agli ucraini

L’accoglienza diffusa pro profughi ucraini ha modificato la percezione internazionale nei confronti della Polonia. Il suo ruolo di avamposto per la fornitura di armi all’Ucraina le ha dato un’importanza politica sproporzionata rispetto al suo peso reale. Ma cosa c’è dietro tutto questo? Da reproba a benemerita Nel gennaio 2022 la Polonia, assieme all’Ungheria, era vista a Bruxelles come un problema, sia per i sistematici veti posti su alcuni dossier, sia

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