Pubblichiamo la traduzione di un articolo della francese Initiative Communiste Ouvrière, collegata alla corrente del Comunismo Operaio di Iran e Iraq sugli attentati di Parigi, l’ISIS e la situazione mediorientale ************************** I barbari attacchi commessi da Daesh a Parigi e a Saint-Denis non possono che far inorridire chiunque abbia un minimo di umanità. Colpendo, un venerdì sera, uno stadio, dei bar e ristoranti e il Bataclan, l’obbiettivo dei terroristi era
Continua a leggereMese: Novembre 2015
PER UNA LOTTA UNITARIA CONTRO LA RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
La riforma della pubblica amministrazione, ancora da completare con i diversi provvedimenti di delega, già è la premessa del riordino prossimo del pubblico impiego mediante un Decreto Legislativo e si tradurrà in maggiore flessibilità nell’impiego dei lavoratori, minori garanzie sul piano normativo (ad es. nei licenziamenti) e retributivo (politica dei premi e degli incentivi a cura delle nuove figure dirigenziali). Il ricatto sul posto di lavoro diventerà la norma a
Continua a leggereUna finanziaria per i ceti proprietari
Il nuovo Decreto di Programmazione Economica e Finanziaria per l’anno 2016 che oggi ha iniziato ad essere discusso al Senato punta a una riduzione della pressione fiscale tutta a vantaggio delle varie frazioni della borghesia, riduzione finanziata con tagli alla spesa pubblica e aumento del deficit. Investi 100, detrai 140 Consistente il taglio di tasse per le imprese: oltre all’eliminazione della TASI sugli “imbullonati” (cioè i macchinari di grandi dimensioni),
Continua a leggereGrecia – FINE DELLE ILLUSIONI?
Il 12 novembre centinaia di migliaia di greci hanno espresso con forza la loro protesta con uno sciopero generale di 24 ore contro le nuove misure di austerità che il governo intende attuare per accedere al terzo “piano di salvataggio” dei finanziamenti dei creditori internazionali (per complessivi €86MD). Chiusi uffici e servizi pubblici, interrotto il trasporto pubblico in tutto il paese; i traghetti sono rimasti all’ancora nei porti, chiusi musei
Continua a leggerePer una risposta proletaria al terrorismo reazionario
Centoventinove i morti ammazzati a Parigi mentre stiamo scrivendo, colpiti a casaccio mentre passavano una serata di svago. L’obiettivo è seminare terrore in tutti i francesi e far arrivare la minaccia anche in Gran Bretagna, USA e Italia (con l’imminente Giubileo). Mentre esprimiamo tutto il nostro cordoglio per queste nuove vittime di questa guerra che ha ormai raggiunto le sponde europee, e denunciamo con forza la barbarie reazionaria dell’ISIS, che
Continua a leggereArmi e petrodollari non olent
Con la visita a Riad, il premier Matteo Renzi prosegue i suoi viaggi di promozione del Made in Italy nelle petromonarchie del Golfo. Non lo fermano né le loro continue violazioni dei diritti umani (fra cui la condanna a morte del diciassettenne Ali Mohammed Baqir al-Nimr per “partecipazione a manifestazioni antigovernative”), né le complicità col più feroce terrorismo mediorientale, né i bombardamenti sulla popolazione Houthi dello Yemen. Un cinismo perfettamente
Continua a leggereSuccesso dello sciopero nella logistica: guardare oltre
Il 30 ottobre si è tenuto lo sciopero nazionale del settore logistica e trasporti proclamato da SI Cobas e ADL Cobas per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore e contro le politiche antioperaie di Confindustria e governo. Tra le rivendicazioni non solo un aumento salariale, ma anche la riduzione dell’orario di lavoro (da 39 a 37,5 nella prospettiva delle 35 ore), misure per limitare il logoramento fisico
Continua a leggereL’ACCORDO TURCHIA GERMANIA, ENNESIMO CAPITOLO DELL’EUROPA DEI MURI E DEI RESPINGIMENTI
Quando i muri si moltiplicano come funghi La UE, che non ha mai applicato in modo conseguente uno dei principi fondamentali da essa proclamato, la libertà di circolazione della forza lavoro nell’area Schengen dosandola di volta in volta base alle esigenze di profitto del capitale, sta ora erigendo muri e recinzioni non solo sui suoi confini esterni, ma anche tra i paesi aderenti. È la guerra che gli imperialismi europei
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