Secondo un’indagine riportata dalla rivista medica canadese The Lancet sono diverse centinaia di migliaia, forse 650 mila, i morti civili a causa della guerra in Iraq. Accanto agli effetti diretti della violenza dell’occupazione militare o da essa scatenata, vi è un deterioramento generale delle condizioni di vita della popolazione (ad es. mancanza di elettricità, di acqua, fognature non funzionanti con pericolo di epidemie, donne ricacciate in casa in molte zone
Continua a leggereAnno: 2006
La Cina corteggia l’India per parare la strategia di contenimento degli Usa
• Il presidente cinese Hu Jintao ha compiuto una visita di 4 giorni in Cina e di 3 in Pakistan. • Nel ’62 Cina e India hanno combattuto una breve guerra per una disputa sui confini mai risolta. C’è stato un riavvicinamento nel 2003 ma spesso i loro interessi sono in competizione su investimenti, risorse energetiche estere e influenza internazionale. Il Pakistan, storico rivale dell’India, ha rapporti speciali con la
Continua a leggereL'AZIONE MILITARE E I SEVERI VINCOLI INTERNI
Canadesi, inglesi e olandesi chiedono rinforzi nel sud L’Italia non vuole, e non può, inviare le truppe in zone a rischio Al vertice NATO in LETTONIA verrà rinnovata la richiesta all’ITALIA di schierare soldati nelle zone “calde” dell’AFGANISTAN, azione impossibile perché nessun governo sopravvivrebbe a ingenti perdite umane. Può darsi che Tony Blair esageri quando dice che l’esito della guerra afghana disegnerà il mondo prossimo venturo, ma sarà proprio questo
Continua a leggereMa il fronte ora si sposta tra Afghanistan e Libano
L’annuncio adesso è ufficiale: entro il 2 dicembre i soldati italiani mandati in Iraq «saranno tutti a casa. A Nassiriya ne rimangono solo 60-70 per la consegna delle caserme alla polizia irachena». Romano Prodi ha riferito di averlo comunicato anche al presidente Usa, George Bush. Ma il capo del governo sa che il vero fronte da presidiare nei prossimi mesi non è quello di Bagdad, ma di Kabul e del
Continua a leggereGiocando con la morte in Libano
L’assassinio di Gemayal è il quinto da quello del ministro Hariri; la maggior parte delle vittime erano critiche verso la Siria, in una minor parte verso Hezbollah. E’ difficile vedere cosa la Siria e Hezbollah potrebbero guadagnare da questa uccisione. La Siria è in una posizione regionale più forte rispetto agli anni precedenti. L’amministrazione Bush è stata costretta a negoziazioni con Damasco per far fronte alla crisi irachena. L’Iran è
Continua a leggere«Il 40% delle colonie costruite sulle terre private degli arabi»
Davide Frattini Rapporto di “Peace Now”: circa il 40% dei terreni degli insediamenti israeliani in Cisgiordania verrebbe da confische a proprietari arabi. GERUSALEMME — Rabah Abdellatif fa l’esempio dei pantaloni. «Se questi sono i miei pantaloni e questi sono i tuoi pantaloni, tu non devi prendere i miei». I pantaloni sono la sua terra. Dal 1999 — racconta il New York Times — questo palestinese di 65 anni sta lottando
Continua a leggereLA SPEDIZIONE BIPARTISAN
FRANCO VENTURINI La politica e i nostri soldati in Libano Mentre la missione in IRAQ era basata sull’avventurismo e sull’unilateralismo, le missioni in AFGANISTAN e LIBANO sono state basate su presupposti ben diversi: chi ne chiede la fine dovrebbe tenerne conto. Una febbre da missione militare scuote la politica italiana. Accade che in Libano l’assassinio di Pierre Gemayel avvicini lo spauracchio di una nuova guerra civile e renda così più
Continua a leggereProdi e Chirac, gelo sulla Siria oggi il vertice sul Medio Oriente
Le divisioni sulle aperture a Damasco al centro dell´incontro di Lucca tra i due leader della missione Unifil L´Italia frena sulla conferenza di pace: "Muoversi con tutta la Ue" PARIGI – La linea da seguire in Medio Oriente, le scelte da fare, l´atteggiamento da assumere nei confronti della Siria dividono Romano Prodi da Jacques Chirac. Malgrado il presidente del consiglio parli di semplici divergenze tattiche, malgrado le dichiarazioni rassicuranti del
Continua a leggerePronti alla missione, sempre, ovunque nel mondo
Termineranno domani le prime esercitazioni “European Endeavour 2006” (Sforzo europeo 2006) del Battlegroup UE per missioni di guerra in Africa o Asia, diretto da tedeschi. Scopo: dimostrare la capacità di intervento dei gruppi di battaglia europei. Questi sono composti da unità delle forze dell’aviazione, della marina e di terra tedesche, completate da una Squadra delle truppe per l’informazione operativa (OpInfoTr) responsabile della propaganda tra la popolazione civile (già all’opera anche
Continua a leggereSciopero e occupazione nelle fabbriche Volkswagen in Belgio
· Più di 5000 lavoratori della fabbrica Forest Volkswagen a Bruxelles sono in sciopero da venerdì, hanno inoltre occupato parti della fabbrica per non permettere alle auto finite di essere trasportate fuori da essa e per fermare ogni smantellamento delle macchine. · I dirigenti della VW infatti hanno deciso di trasferire l’intera produzione del loro modello Golf dalla fabbrica di Bruxelles alla Germania come parte di un pacchetto di tagli
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