L’India spera di trasformare il disastro del maremoto in esiti positivi

Indien hofft, das Flutdesaster in einen Erfolg zu verwandeln Neu-Delhi will zur regionalen Großmacht aufsteigen – Politischen Mißerfolgen steht ein rasanter wirtschaftlicher Aufstieg gegenüber von Christian Wagner – Der Autor ist Experte für Außen- und Sicherheitspolitik in Südostasien bei der Stiftung Wissenschaft und Politik in Berlin Berlin – Der Verzicht Indiens auf internationale Unterstützung für den Wiederaufbau seiner zerstörten Gebiete an der Südostküste gehörte zu den erstaunlichsten Reaktionen nach der

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I DONATORI VOGLIONO UNA MORATORIA PER I DEBITI DEI PAESI TOCCATI DAL MAREMOTO

Cornelia Wolber e Jochen Hehn Oltre 100 città e comuni tedeschi intendono stringere una alleanza con i comuni toccati dal maremoto nel Sud-Est Asia. I segretari di Stato agli esteri, Interni, Difesa, Sviluppo e Finanze decideranno quali progetti saranno finanziati nei prossimi 3-5 anni degli aiuti di €500m. promessi. Non è ancora chiaro da dove proverranno questi €500m.; circoli governativi tedeschi non escludono che siano calcolati tra questi anche le

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DISASTRO NATURALE O SOCIALE?

Quanto accaduto nel Sud-est asiatico, la rovinosa scia di morte e distruzione causata dallo tsunami è stato presentato all’opinione pubblica mondiale come un accidente provocato dalla furia cieca della natura, verso la quale l’uomo è rimasto a guardare, vittima impotente di una fatalità verso la quale non può difendersi, alla quale deve soccombere. Non è così. E’ stato un disastro sociale. Un disastro determinato dalla natura sociale della società in

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UN PO’ DI PACE NEL SUDAN

È ufficialmente terminata la guerra tra il Nord arabo-islamico e il Sud-Sudan cristiano animista e nero, iniziata nel 1983 e che si suppone sia costata 2 milioni di vite; ciò apre possibilità di azioni militari del governo centrale nella parte occidentale, senza che debba temere sanzioni Onu , grazie al veto cinese. Pechino è tra i maggiori partner di affari per la futura bonanza petrolifera.Non si tratta solo di estendere

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GERMANWINGS PREME VERSO EST

La filiale low-cost di Lufthansa collaborerà in futuro per il marketing e la distribuzione con la polacca Centralwings; ciò potrebbe costituire l’inizio di progetto anche per le altre compagnie per una rete pan-europea a basso costo. Per Germanwings il mercato del traffico aereo Germania-Polonia ha un alto valore strategico; si prevede un incremento del numero di passeggeri del 10%. Con Varsavia la compagnia tedesca a basso costo ha il primo

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L’EGEMONIA ECONOMICA DI BERLINO

Il fatto che funzionari di imprese tedesche ricoprano incarichi nella politica estera della U e è un indicatore, sia nella forma che nel contenuto, della egemonia economica di Berlino. Elmar Brok, presidente dal 1999 della Commissione Esteri del parlamento europeo, politico Cdu e membro del direttivo del Ppe (Partito Popolare Europeo), è anche consulente , “Senior Vice President”, del settore “Sviluppo dei media” del gruppo tedesco Bertelsmann, uno dei maggiori

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DOPO LA CATASTROFE DEL MAREMOTO – “SIAMO AMICI E VOGLIAMO AIUTARE”

Il ministro tedesco degli Esteri Joschka Fischer, ha visitato Indonesia, Tailandia e Sri Lanka. Era accompagnato da rappresentanti dell’industria del turismo e da funzionari dell’ Ufficio criminale federale. Ha dichiarato che scopo del suo viaggio è soprattutto quello di discutere sul coordinamento delle prossime fasi di aiuti. Il governo tedesco si esprimerà a favore di aiuti sul debito e per il libero ingresso di Sri Lanka al mercato Ue .

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E Bush sogna il New deal delle pensioni. Private – Massimo Gaggi

La riforma delle pensioni di BUSH prevede più spazio ai fondi privati, taglio delle prestazioni e introduzione del sistema contributivo. BUSH investe 40mln $ per propagandare la sua riforma delle pensioni La riforma prevede una drastica riduzione della quota pubblica della previdenza a favore dei fondi privati e di istituire il calcolo contributivo della pensione pubblica, che negli USA significherebbe un drastico calo delle prestazioni. L’obiettivo è di fare fronte

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Washington studia una via d’uscita dall’Iraq – Ennio Caretto

Pressata da chi vuole l’uscita dall’IRAQ, l’amministrazione USA valuta il ritiro su eventuale richiesta del governo iracheno stesso Secondo il New York Times, nell’amministrazione USA si inizia a discutere una “exit strategy” dall’IRAQ sul modello del ritiro dalle FILIPPINE negli anni ’80, avvenuto su richiesta del governo locale. Negli USA crescono i pareri favorevoli a lasciare alle forze irachene il controllo del territorio. Per il ritiro dall’IRAQ (che non sarebbe

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Londra invia altri 400 uomini. Via gli ucraini

L’UCRAINA annuncia di ritirare i suoi 1.600 uomini; la GRAN BRETAGNA invierà altri 400 uomini per garantire la sicurezza durante le elezioni Arrivano i fucilieri della Regina, partono i soldati ucraini. A tre settimane dal voto in Iraq, ieri da Londra è giunta la notizia del prossimo invio di altri 400 soldati per contribuire a garantire la sicurezza nel periodo delle elezioni previste per il 30 gennaio. Il segretario alla

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