La giornata di oggi, che vede in piazza molte realtà di lotta impegnate a non abbassare la testa di fronte all’attacco del capitale, deve essere un momento di spinta verso l’unificazione delle lotte di tutti i settori del proletariato.
Dopo anni in cui la crisi si è abbattuta pesantemente sui salari e sulla condizioni di vita di milioni di lavoratori, precari, disoccupati e studenti, è venuto il momento di reagire con un programma di lotta comune e dandosi gli strumenti organizzativi all’altezza della sfida.
Al nord i lavoratori delle logistiche stanno tenacemente e coraggiosamente reagendo alla tracotanza padronale ed al sistema malavitoso delle cooperative. Ad essi si stanno aggiungendo Comitati per la “Garanzia di Salario” e per la riduzione generalizzata dell’orario di lavoro a parità di salario.
Al centro-sud importanti movimenti autorganizzati si stanno producendo tra lavoratori, cassintegrati, disoccupati.
A Napoli, il 27 settembre, dietro il movimento di “UNITI SI VINCE!”, abbiamo visto un primo momento di accorpamento di queste esperienze di lotta: davanti ai cancelli di Pomigliano ed in corteo per le vie cittadine.
Dobbiamo radicalizzare ed estendere questi collegamenti, coinvolgendo le molte aziende in procinto di essere chiuse o pesantemente ridimensionate, rivolgendoci ai lavoratori di tutti i settori (ad esempio a quelli del Pubblico Impiego, i più pesantemente colpiti dalla “Legge di Stabilità” del governo Letta).
Non è più il tempo di chiudersi dietro ai cancelli di una fabbrica in attesa che i becchini della “triplice” siglino la nostra fine!
Non è più il tempo dell’”ognuno per se’”!
Non e’ piu’ il tempo degli “scioperetti” di facciata. La lotta deve far male al padrone ed al suo stato!
Dobbiamo spostare e organizzare la lotta toccando i molti aspetti della nostra schiavitù: dal salario-orario, alla casa, ai servizi sociali, ai trasporti… rivendicare insomma – come proletari -il diritto a vivere!
Se faremo tutto questo, e se le realtà di lotta che oggi mostrano a Roma tutta la loro combattività si sforzeranno di condurre “il passo successivo”, avremo creato le basi per lo sviluppo di un movimento di classe anticapitalistico in grado, anche in Italia, di iniziare un processo di ribaltamento del capitalismo: unico e vero rimedio alla miseria, alle crisi , alle guerre.
Oltre la rivolta episodica
Per la lotta quotidiana
Per la costruzione dell’organizzazione autonoma di classe!
19 ottobre: appuntamento a Roma P.za s. Giovanni (davanti al COIN), ore 14, per partecipare alla manifestazione.
Combat – Comunisti per l’Organizzazione di Classe